31.10.08

Dice che “In Treatment”…






















Dice che “In Treatment”, la serie tv prodotta dalla HBO, è ispirata all’acclamata serie tv israeliana “Be'Tipul”, creata dal regista Hagai Levi (che è anche produttore della versione americana), ed è l’ultimo geniale “prodotto di nicchia” da cui, una volta entrati, non si può più uscire. Dice che la serie, girata in modo “povero” in un unico ambiente, e con pochi attori, e una regia sobria ed essenziale, ha già mietuto successo di pubblico e premi. Lo psicoterapeuta Paul Weston (uno splendido e ispirato Gabriel Byrne) riceve un paziente al giorno, per quattro giorni (una giovane donna innamorata di lui, uno spocchioso militare, una coppia in crisi e una ragazzina confusa), e il quinto giorno va a “sfogarsi” con la sua terapeuta (una Dianne West in stato di grazia). Dice che a girarla e produrla sia il regista Rodrigo Garcia, che già in passato si era fatto notare nella serie “Six Degrees”, uno dei prodotti “collaterali” del genio JJ Abrams (l’inventore di Alias e Lost, per capirci). In Italia il programma va in onda su Sky Cult, e ha già fatto scoppiare la “Intreatmentmania”. Dice che il giornalista Aldo Grasso, che di televisione se ne intende, ha scritto «…ebbene, “In Treatment” è meglio [di Bergman] e fa strame di tutti i noiosi discorsi sulla morte del teatro in tv, sulla supremazia dell'immagine, sull'impossibilità di fare discorsi seri in video», e «…da “In Treatment” è impossibile staccarsi, una volta ammessi al trattamento…». Dice che, curiosamente, tra i produttori esecutivi della serie ci sia l’attore “macho” Mark Wahlberg. Dice che “In Treatment” è un capolavoro, e che tutti noi (e gli “intreatmentmaniaci” crescono a vista d’occhio ogni giorno…) vorremmo essere nelle sue mani (di Paul Weston).

Dice che Nick Cave…






















Dice che Nick Cave, insieme al fido Warren Ellis (già leader della band australiana di culto Dirty Three), sta scrivendo la colonna sonora del film “The Road”, diretto dal connazionale John Hillcoat e tratto dal cupissimo capolavoro di Cormac McCarthy. Dopo vari rumors, è confermata la presenza di Viggo Mortensen, che interpreta il padre, e del bimbo Kodi Smit-McPhee (oltre che di attori del calibro di Charlize Theron, Guy Pearce, Robert Duvall). E dice che John Hillcoat e Nick Cave hanno lavorato insieme già in passato (nel 1988 Cave ha scritto la sceneggiatura del film “Ghosts... of the Civil Dead”, in cui recita anche), e lavoreranno ancora (ha scritto il nuovo film di Hillcoat, “Death of a Ladies' Man”). Il suo sodalizio col cinema è cominciato molto tempo fa, con una delle prime apparizioni in “Johnny Suede” (vestito di bianco e con lunga chioma ossigenata fotte i soldi a un giovanissimo Brad Pitt versione rockabilly!), con la sceneggiatura e colonna sonora di “The Proposition” (sempre per la regia di Hillcoat), e la struggente colonna sonora, sempre insieme a Warren Ellis, di “The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford”. Dice che Nick Cave è padre di due gemelli, e dice che Cormac McCarthy, il vecchio cowboy, l’autore del romanzo “definitivo”, ha dichiarato di non andare al cinema da anni, e che per anni ha vissuto in una roulotte in Texas.

30.10.08

Dice che Francesco Piccolo…






















Dice che Francesco Piccolo è più bravo come scrittore che come sceneggiatore (ma lo sceneggiatore, si sa, non ha colpa). Dice che nel suo nuovo libro, “La separazione del maschio”, c’è un passaggio di straordinaria bellezza (e saggezza) sul diventare padre (e sul vivere):

“Se uno sapesse che tutto ciò che accade ha una sua potenza naturale nella quale ci si adatta senza consapevolezza e senza preparazione, se uno sapesse che senza fare nulla è all’altezza del compito che gli è stato dato, affronterebbe la vita in modo diverso. Forze è per questo motivo che non deve saperlo”.

Francesco Piccolo di cose belle e sagge ne dice tante. Dice che alla domanda sulla sua donna ideale ha risposto: “Non ho dubbi, Kate Winslet in Holy Smoke di Jane Campion. In quel film e in una scena precisa, lei è per me il punto erotico più alto raggiunto da una donna. Non mi piacciono le persone nate belle, le persone che mi affascinano quasi sempre lo sono diventate”.

Francesco Piccolo, lo scrittore, che non ha niente a che vedere con il presidente del Movimento Popolare Veneto (www.francescopiccolo.it), una volta l’ho incontrato, sotto casa dei miei genitori, mentre andava a prendere sua figlia a scuola, e gli ho detto “Dice che lei è il famoso scrittore!”, e lui pensava che lo prendessi per il culo. Ma io, invece, ero tutto contento di averlo incrociato, e mai mi sarei sognato di prenderlo per il culo. Dice che, a dispetto del cognome, Francesco Piccolo è un omone alto e imponente.

28.10.08

Dice che Piero Calamandrei...


Dice che Piero Calamandrei, un giornalista, giurista, politico e docente universitario, in tempi non sospetti, ha scritto, tra le altre cose, un testo incomprensibile e oscuro. Una specie di Philip k. Dick, mi verrebbe da dire, se fossi ubriaco.

"Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in un alloggiamento per manipoli; ma vuole istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia perfino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi, ve l'ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"

(in Scuola Democratica, 20 marzo 1950.)

23.10.08

Dice che Al Pacino...


Dice che Al Pacino è basso, ma ha uno sguardo magnetico. Dice che ieri, a Roma per ritirare il premio Marc’Aurelio assegnatogli dal Festival internazionale del Cinema di Roma, ha conquistato il pubblico con la sua simpatia e disponibilità. Dice che i biglietti per l’evento erano tutti esauriti da giorni, ma che alla fine invece molti politici e autorità non si sono presentati. Dice che alla fine dell’incontro Pacino ha mostrato alcuni spezzoni di “Coffe Shop”, il suo nuovo film, di cui è anche regista. Dice che ha 68 anni.

22.10.08

Dice che "Who’s Nailin’ Paylin?"...


Dice che "Who’s Nailin’ Paylin?" è la parodia porno che vede come protagonista una "sosia" di Sarah Palin, e che è nato a ridosso della convention repubblicana con un annuncio "Cercasi sosia di Sarah Palin per film per soli adulti". Dice che dietro l'operazione ci sia il vecchio Larry Flynt, il proprietario di Hustler, la celebre rivista porno americana che, a differenza di Playboy e Penthouse, propone solo ed esclusivamente donne nude e sesso esplicito. Dice che la realizzazione del film è stata volutamente accelerata per seguire da vicino le imminenti elezioni Usa. E dice che l'attrice scelta, Lisa Ann, somigli in modo inquietante alla candidata Sarah Palin, e conterrà ben 5 scene hardcore: in una la protagonista discuterà di omosessualità con un'altra giovane donna, in un'altra combatterà anche due ragazzoni russi con tanto di colbacco. Larry Flynt, del resto, è un habituè dello scandalo: dalle foto di Jacqueline Kennedy Onassis che prende il sole nuda, a vari processi per oscenità, fino all'attentato di un fanatico che gli ha sparato costringendolo sulla sedia a rotelle. Dice che l'attrice Lisa Ann, nata in Pennsylvania nel 1972 da una famiglia di italoamericani, rientrata nel porno business nel 2004, in passato abbia ballato nei club e sia apparsa in video con i nomi Zina, Zina Sunshine, Lisa Ann Corpora and Lisa Picotte. Dice che la misura del suo seno, ritoccato, è 38DD.

8.10.08

Dice che Isaac Hayes…






















Dice che Isaac Hayes, uno dei grandi della black music degli anni ’60, è morto il 10 agosto, a 65 anni, e nessuno sembra essersene accorto. Celebre in tutto il mondo per il tema del telefilm “Shaft” (vincitore dell’Oscar nel ’72 per la migliore canzone), dice che la sua musica, quintessenza della blaxploitation, è stata saccheggiata dai nuovi gruppi della scena elettronica. Dice che era padre di 11 figli, dai 16 ai 42 anni, e nonno di 16 nipoti. Dice che il brano “Ike’s rap III”, in particolare, è stato campionato dai Portishead e da Tricky, per diventare la struttura portante della languida ballata elettronica “Glory Box” dei primi, e l’acido mantra “Hell is Round the Corner” del secondo. E dice che lo stesso Tricky, nell’ultimo album Knowle West Boy abbia curiosamente inserito un frammento di 2 secondi di “Roads” proprio dei Portishead. Dice che tutto scorre, e tutto torna, e nulla si distrugge. Addio Ike.

3.10.08

Dice che Corrado Grilli…




Dice che Corrado Grilli, aka Mec Namara, è uno studente dello IED, l’Istituto Europeo di Design di Milano. Dice che è un genio assoluto. Dice che in pochi minuti ha fatto un video, il “primo tutorial musicale nella storia”, per spiegare come si fa a usare Final Cut, il celebre programma di montaggio. Dice che il ritornello è irresistibile, e dice che se uno apre Final Cut per la prima volta si spaventa e lo chiude subito, ma se hai visto questo video ti viene voglia di imparare a montare. Un genio assoluto. Uno così dovrebbero pagarlo a peso d’oro.

PS: con un finale a sorpresa...


http://it.youtube.com/watch?v=GtojP-l-wdo&feature=email