Dice che Stieg Larsson...
Dice che Stieg Larsson è un continuo e misterioso caso editoriale. Dice che lo scrittore svedese, autore della fortunata trilogia “Millennium”, è diventato famoso da morto, colpito a 50 anni da un infarto il 9 novembre 2004 nella redazione di “Expo”, la rivista per cui lavorava. Dice che in Italia è appena uscito “Regina dei castelli di carta”, il terzo volume edito da Marsilio, e che nel mondo abbia venduto qualcosa come 8 milioni di copie.
Dice che sfortunatamente l’autore non ha potuto vedere nemmeno un centesimo di questa fortuna, che però ha portato in tribunale la sua compagna di una vita, l’architetto Eva Gabrielsson, contro Erland e Joakim Larsson, padre e fratello, emotivamente lontani ma unici eredi legali, perché Stieg e Eva non erano sposati e per legge lei non ha diritto alle royalties dei libri del compagno.
Dice che lo scrittore francese Guillame Lebau ha vissuto tre mesi in Svezia per scoprire se esiste un quarto capitolo della saga, e ha pubblicato il libro inchiesta “Le mystère du quatrième manuscrit”: secondo le dichiarazioni raccolte in verità esisterebbe un altro manoscritto, ma sarebbe addirittura il quinto. Dice che il manoscritto (da 200 o 350 pagine) composto da Larsson prima di morire, avrebbe come argomento le reti neonaziste in Europa, e che sarebbe custodito nel pc portatile della rivista “Expo”, che è sempre stata dalla parte della compagna Eva nella battaglia legale. Dice che quest’ultima aspetti comprensibilmente di risolvere la questione prima di darlo alle stampe.
Dice che Larsson, grande fan di Pippi Calzelunghe, aveva progettato ben dieci episodi di “Millennium”, che chiamava scherzosamente «il mio fondo pensione». Dice che «Stieg era un femminista. Gli piaceva lavorare con le donne odiava gli ambienti solo di uomini. Le donne, d’altra parte, ne subivano il fascino… e questo non è sempre stato facile per me», ha dichiarato la compagna. E proprio una donna un po’ particolare è una delle protagoniste dei romanzi: Lisbeth Salander, l’affascinante haker protagonista della serie, è stata in passato vittima di violenze sessuali, cosa che rimanda a un reale episodio traumatico dell’infanzia di Stieg, che fu testimone impotente di uno stupro di una ragazza. Dice che sulla porta dell’affascinante Lisbeth c’è scritto “V. Kulla”, cioè “villa Villekula”, il luogo delle avventure di Pippi Calzelunghe. Dice che proprio la ragazzina dai capelli rossi ripeteva sempre «da grande voglio fare il pirata».
Dice che la casa di produzione svedese Yellowbird (di cui è socio anche Henning Mankell, scrittore e regista teatrale svedese trasferito in Mozambico, autore di recente dell’inquietante “Scarpe italiane”, nonché marito di Eva Bergman, figlia di Ingmar) produrrà la versione cinematografica della trilogia Millennium, per la regia del danese Niels Arden Oplev.
E dice che Carlo Fruttero, fine intellettuale con la passione per il giallo, e autore, insieme a Franco Lucentini del celebre “La donna della domenica”, abbia però stroncato “Millennium”: «ho provato di qua, di là, in mezzo, alla fine, qualche pagina da una parte e qualcuna dall’altra. Niente da fare. L’ho abbandonato molto volentieri al suo destino».
http://www.amazon.fr/Myst%C3%A8re-Quatri%C3%A8me-Manuscrit-enqu%C3%AAte-Mill%C3%A9nium/dp/2810001510
http://www.marsilioeditori.it/
http://www.imdb.com/title/tt1132620/
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