1.2.07

Il bravo figlio e Charles

No, non mi hai fatto soffrire, caro Charles.
e non lo dico perché ho paura di mostrare una mia eventuale debolezza.
mi ha, invece, molto incuriosito.
anzi, ti dico che mi interessano di più le note negative/stonate dei commenti positivi.
mi chiedevo chi potessi essere, se ci siamo incrociati una volta, magari nel tuo ufficio per pochi minuti, se sei "chi" dico io. ma forse sono solo mie supposizioni un po' paranoiche.
è che, ti confesso, con tutto che mi ha divertito il tuo primo commento, l'ho trovato un po' "avvelenato". ma ti capisco. sempre se sei "chi" penso. sapessi quante cose che avrei da dirti...
felicissimo che la tua vita risplenda.
io, da parte mia, a parte alcuni problemucci di difficile soluzione, non sono mai stato così felice
ciao
v.

1 commento:

Anonimo ha detto...

"non tutti sono dei marco" scrive charles, quasi che sia più figa la critica dell'elogio. Personalmente, se avessi trovato poco interessante o brutto il libro, non sarei finito sul blog, non avrei commentato, etc...semplicemente avrei ignorato il tutto (libro , blog e autore). Insomma, se vado a casa di qualcuno, è èperchè ho piacere a scambiare quattro chiacchiere o comunque ad incontrare quella persona...mica uno va a casa altrui per inveire o insulatre!!!

Comunque, ognuno fa quel che può e vuò!

baciamo le mani
Marco